Page 12 - Linee guida ESC
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2.5. La prospettiva del paziente
I pazienti con MCV accertata possono essere preoccupati per la loro patologia
sottostante e per la relativa terapia CV, per il coordinamento tra il team chirurgico
ed il loro cardiologo e per il potenziale rischio eccessivo in rapporto all’outcome
chirurgico atteso. Deve essere concesso un tempo sufficiente per affrontare tali
preoccupazioni e fornire informazioni basate sull’evidenza sul rapporto rischio/
beneficio e le opzioni di trattamento chirurgico (comprese le alternative non
chirurgiche o di non intervento) per garantire un consenso informato e facilitare il
coinvolgimento del paziente nell’ottica di supportare la migliore decisione.
Raccomandazioni sulle informazioni da fornire al paziente
Raccomandazioni Classe a Livello a
Si raccomanda di fornire a ciascun paziente istruzioni personalizzate
sulle modifiche della terapia medica pre- e postoperatorie, in forma sia I C
verbale che scritta, dando indicazioni chiare e concise.
Per i pazienti con MCV o ad alto rischio di complicanze CV candidati
a NCS deve essere preso in considerazione di predisporre un elenco
strutturato di informazioni (es. una check-list per aiutarli a risolvere i IIa C ©ESC
problemi più comuni).
CV, cardiovascolare; MCV, malattia cardiovascolare; NCS, chirurgia non cardiaca.
a Classe della raccomandazione e livello di evidenza come da definizioni riportate nelle Tabelle 1 e 2.
3. Strumenti per la valutazione preoperatoria
3.1. Score di rischio
Negli ultimi 10 anni, sulla base delle analisi multivariate di dati osservazionali sono
stati sviluppati e validati diversi score di rischio. La maggior parte degli strumenti
per il calcolo del rischio contemplano sia i fattori di rischio correlati al paziente che
quelli correlati all’intervento chirurgico, ma nessuno di essi prevede i biomarker
fra le variabili. Vedi Sezione 4.1.1 della versione integrale delle linee guida ESC. I
sistemi per il calcolo del rischio possono essere utilizzati in aggiunta o in alternativa
alla valutazione dei fattori di rischio correlati al paziente e all’intervento chirurgico
descritti nella Sezione 2. La Task Force ha optato per non raccomandare l’impiego
di uno specifico score di rischio, ritenendo che i criteri di selezione per eseguire
ulteriori test preoperatori devono essere di ordine clinico piuttosto che basarsi su
determinati score di rischio.
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