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       Raccomandazioni per la sospensione e la ripresa della terapia
       anticoagulante nei pazienti sottoposti a chirurgia non cardiaca (segue)
       Raccomandazioni                       Classe a  Livello a
       Sospensione della terapia anticoagulante (segue)
       In caso di procedure che comportano un rischio di sanguinamento non
       minore in pazienti in trattamento con NOAC si raccomanda di adottare   I  B
       un regime di sospensione della terapia che tenga conto del tipo di
       NOAC, della funzione renale e del rischio emorragico.
       In caso di interventi che comportano un rischio di sanguinamento molto
       alto, come quelli eseguiti in anestesia spinale o epidurale, deve essere
       presa in considerazione la sospensione del trattamento con NOAC per   IIa  C
       un tempo pari a 5 emivite, con ripresa dopo 24 h.
       Quando non siano disponibili antidoti specifici, per neutralizzare l’effetto
       dei NOAC deve essere preso in considerazione l’uso di PCC o di PCC   IIa  C
       attivato.
       In caso di intervento chirurgico urgente deve essere preso in
       considerazione di eseguire specifici test della coagulazione e una
       valutazione dei livelli plasmatici dei NOAC allo scopo di interpretare   IIa  C
       i risultati dei test della coagulazione routinari ed attenuare l’effetto
       anticoagulante.
       Prosecuzione della terapia
       In caso di interventi chirurgici che comportano un basso rischio
       emorragico o di altre procedure in cui i sanguinamenti possono essere   I  B
       facilmente tenuti sotto controllo, si raccomanda di procedere alla
       chirurgia senza sospendere la TAO.
       L’EBPM è raccomandata in alternativa all’ENF per la terapia bridge nei   I  B
       pazienti portatori di MHV e ad alto rischio chirurgico.
       Nei pazienti in trattamento con NOAC si raccomanda di eseguire le
       procedure associate ad un rischio di sanguinamento minore a livelli   I  C
       minimi di concentrazione del farmaco (generalmente dopo 12-24 h
       dall’ultima assunzione).
       Nei portatori di MHV candidati a NCS deve essere presa in
       considerazione la terapia bridge con ENF o EBPM quando sia
       necessario sospendere la TAO in pazienti sottoposti a: (1) AVR con
       protesi meccanica che presentano un qualsiasi fattore di rischio   IIa  C
       tromboembolico; (2) AVR con protesi meccanica di vecchia generazione;
       o (3) sostituzione valvolare mitralica o tricuspidale con protesi
       meccanica.
       La terapia bridge dopo sospensione della TAO non è raccomandata nei
       pazienti a rischio trombotico moderato-basso candidati a NCS.  III  B  ©ESC
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