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Raccomandazioni per la sospensione e la ripresa della terapia
anticoagulante nei pazienti sottoposti a chirurgia non cardiaca (segue)
Raccomandazioni Classe a Livello a
Inizio/ripresa della terapia
Qualora alla ripresa della terapia anticoagulante a dosaggio
pieno il rischio di sanguinamento sia superiore al rischio di eventi
tromboembolici può essere preso in considerazione di posticipare IIb C
l’anticoagulazione terapeutica di 48-72 h post-procedura, ricorrendo alla
tromboprofilassi postoperatoria fino a quando la ripresa della TAO a
dosaggio pieno non sia ritenuta sicura.
L’uso di NOAC a dosaggio ridotto per diminuire il rischio di III C
sanguinamento postoperatorio non è raccomandato. ©ESC
AVR, sostituzione valvolare aortica; EBPM, eparina a basso peso molecolare; ENF, eparina non frazionata;
MHV, protesi valvolare meccanica; NCS, chirurgia non cardiaca; NOAC, anticoagulanti orali non antagonisti
della vitamina K; PCC, concentrato di complesso protrombinico; TAO, terapia anticoagulante orale.
a Classe della raccomandazione e livello di evidenza come da definizioni riportate nelle Tabelle 1 e 2.
4.4. Tromboprofilassi
Gli andamenti dimostrano che negli ultimi decenni gli eventi fatali di tromboembolismo
venoso (TEV) perioperatorio sono andati diminuendo, ma il rapporto causale con
le morti evitabili è stato messo in discussione da una recente metanalisi. Pertanto,
il TEV perioperatorio deve essere considerato come un marker di rischio per
aumentata mortalità piuttosto che un fattore causale. Allo scopo di identificare i
pazienti a maggior rischio di TEV che posso trarre beneficio dalla tromboprofilassi
perioperatoria è fondamentale eseguire un’accurata valutazione preoperatoria. I
fattori correlati alla procedura (es. il tipo di intervento chirurgico e la probabilità
di immobilizzazione postoperatoria) e quelli correlati al paziente contribuiscono
entrambi al rischio di TEV. Nei pazienti non sottoposti a chirurgica ortopedica a
basso rischio di TEV si raccomanda di adottare i metodi meccanici per la profilassi
del TEV (calze elastiche a compressione graduata, compressione pneumatica
intermittente o una pompa venosa plantare) invece della profilassi farmacologica
o nessun tipo di profilassi. I pazienti con MCV [es. con recente IM o scompenso
cardiaco (SC)] sono ad aumentato rischio di TEV perioperatorio.
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