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      5.2. Scompenso cardiaco cronico
      Lo SC è un fattore di rischio ampiamente riconosciuto di mortalità postoperatoria.
      Al fine di ridurre il rischio di riacutizzazione e di morte, si raccomanda che prima
      dell’intervento di NCS sia stata istituita la terapia medica ottimale raccomandata
      dalle linee guida. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al bilancio idrico in
      previsione delle infusioni ad alto volume che si rendono spesso necessarie durante
      la fase perioperatoria.

       Raccomandazioni per la gestione dei pazienti con scompenso cardiaco
       sottoposti a chirurgia non cardiaca
       Raccomandazioni                       Classe a  Livello a
       Nei pazienti con SC sospetto o accertato candidati ad intervento
       di NCS ad alto rischio si raccomanda di valutare la funzione VS
       all’ecocardiografia e di misurare i livelli di BNP/NT-proBNP, a meno   I  B
       che tali accertamenti non siano già stati eseguiti di recente.
       Si raccomanda che i pazienti con SC candidati a NCS siano in terapia
       medica ottimale secondo quanto raccomandato dalle attuali linee guida   I  A
       ESC.
       Nei pazienti con SC sottoposti a NCS si raccomanda di valutare
       periodicamente lo stato volemico ed i segni di perfusione d’organo.  I  C
       Per la gestione perioperatoria dei pazienti con SC trattati con
       dispositivo di assistenza meccanica al circolo si raccomanda di
       coinvolgere un team multidisciplinare che comprenda specialisti in   I  C
       VAD.                                              ©ESC
      BNP, peptide natriuretico di tipo B; ESC, Società Europea di Cardiologia; NCS, chirurgia non cardiaca;
      NT-proBNP, frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B; SC, scompenso cardiaco; VAD,
      dispositivo di assistenza ventricolare; VS, ventricolare sinistra.
      a Classe della raccomandazione e livello di evidenza come da definizioni riportate nelle Tabelle 1 e 2.

      5.3. Valvulopatie
      La presenza di una valvulopatia (VHD) comporta un maggior rischio di complicanze
      CV perioperatorie durante NCS. L’entità del rischio è estremamente variabile e
      dipende dalla severità della VHD e dal tipo di NCS, risultando particolarmente
      elevato nei pazienti con patologia valvolare ostruttiva – stenosi aortica sintomatica,
      seguita da stenosi mitralica, in cui le variazioni volemiche perioperatorie e le aritmie
      possono portare rapidamente ad uno stato di scompenso.

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