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Tabella 9 Stratificazione del rischio per chirurgia non cardiaca nei pazienti
adulti con cardiopatie congenite
Rischio minore Pazienti con difetti non corretti di piccole dimensioni che non
necessitano di terapia medica né di altro tipo di trattamento
Pazienti con CC sottoposta a correzione chirurgica con successo,
senza sintomi né residui, che non necessitano di terapia medica
Rischio intermedio Pazienti con condizioni sottoposte o meno a correzione che
presentano alterazioni emodinamiche residue, con o senza necessità
di terapia medica
Rischio severo Pazienti con CC cianotica non sottoposta a correzione, ipertensione
polmonare, altre CC complesse, disfunzione ventricolare che necessita
di terapia medica e pazienti in lista d’attesa per trapianto cardiaco ©ESC
CC, cardiopatia congenita.
Raccomandazioni per la gestione dei pazienti con cardiopatie congenite
dell’adulto sottoposti a chirurgia non cardiaca
Raccomandazioni Classe a Livello a
Nei pazienti con ACHD è raccomandato il consulto con uno specialista
di ACHD prima di un intervento di chirurgia a rischio intermedio-alto. I C
Nei pazienti con ACHD si raccomanda che gli interventi di chirurgia
elettiva a rischio intermedio-alto siano eseguiti presso centri dotati I C
di esperienza nell’assistenza ai pazienti con ACHD. ©ESC
ACHD, cardiopatia congenita dell’adulto.
a Classe della raccomandazione e livello di evidenza come da definizioni riportate nelle Tabelle 1 e 2.
5.7. Ipertensione arteriosa polmonare
Nei pazienti sottoposti a NCS, l’ipertensione arteriosa polmonare (IAP) si associa
ad un’aumentata morbilità e mortalità. Un meticoloso work-up diagnostico
preoperatorio in questi pazienti deve prevedere la valutazione dello stato funzionale
e della severità della patologia, nonché tenere in considerazione le comorbilità e il
tipo di intervento (Tabella 10).
Nei pazienti con IAP severa è stata riportata una mortalità perioperatoria compresa
tra il 3% e il 18% a seconda della severità della patologia sottostante e della natura e
del carattere d’urgenza della procedura chirurgica. Anche gli interventi in emergenza
sono associati ad un elevato rischio di complicanze.
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