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      le cause primarie non cardiache (es. sepsi severa, embolia polmonare) da quelle
      cardiache, come l’IM di tipo 1 o 2, le tachiaritmie e lo SC acuto (Figure 13 e 14). Per
      il work-up, l’ETT si rivela utile nella maggior parte dei pazienti con PMI.

      Figura 13 Diagnosi differenziale sulla base dell’elevazione dei livelli
      di troponina cardiaca nella fase postoperatoria

               Danno miocardico     cTn T
                                      cTn l
                                        CK






                         1 o 2 giorni dopo NCS
                         Troponina cardiaca


            Elevazione cronica della cTn  Elevazione acuta della cTn = PMI


            Causa                Causa cardiaca
           primaria                 Tachi-  Scompenso  Probabile
          non cardiaca  IM di tipo 1  IM di tipo 2  aritmia  cardiaco acuto  IM di tipo 2
          Sepsi severa  Atero-  Mismatch tra  Mismatch tra  Meccanismi  IM di tipo I
          Embolia polmonare  trombosi  domanda-offerta domanda-offerta  multipli  non rilevato
          Ictus             con evidente        Ipotensione non
                           trigger di tipo 2    documentata
                            (ipotensione,       Ipotensione
                             anemia)            lieve
      CK, creatinchinasi; cTnI, troponina cardiaca I; cTnT, troponina cardiaca T; IM, infarto miocardico; PMI,
      infarto/danno miocardico perioperatorio.
      Occorre essere consapevoli che il giudizio del medico nel classificare l’IM di tipo 1 vs 2 nel contesto
      perioperatorio può rivelarsi meno accurato rispetto ai contesti non chirurgici.

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